“L’ARTE DELLA LEADERSHIP”, promosso dalla Federazione Trentina della Cooperazione, non è stato soltanto un programma formativo. È stato un viaggio. Un viaggio dentro le competenze, certo, ma soprattutto dentro le relazioni, le intenzioni e le possibilità della leadership contemporanea.
Un percorso che ho avuto il privilegio di progettare e condurre, e che mi ha coinvolta profondamente, sia a livello professionale che personale. Ma – come in ogni viaggio che lascia davvero il segno – sono stati i viaggiatori e le viaggiatrici a fare la vera differenza.
La leadership come esperienza vissuta
Sin dall'inizio è stato chiaro che questo non sarebbe stato un semplice trasferimento di contenuti. Abbiamo costruito insieme uno spazio in cui riflettere, metterci in discussione, condividere esperienze, confrontarci in modo autentico. La leadership è emersa non come una formula da applicare, ma come una pratica quotidiana fatta di ascolto, visione, responsabilità e presenza.
Persone al centro
Nel corso degli incontri ho incontrato persone generose, aperte, curiose. Hanno portato nel percorso non solo il loro ruolo professionale, ma anche la propria storia, le emozioni, le sfide vissute. E così abbiamo parlato sì di strumenti, ma anche di vulnerabilità, di coraggio, di come si tiene insieme il ruolo con la persona, la performance con il senso, l'efficacia con l'etica.
Ogni contributo, ogni domanda, ogni silenzio persino, ha arricchito il cammino. Abbiamo esplorato insieme cosa significhi oggi essere leader in contesti complessi, cooperativi, in trasformazione.
Leadership come relazione
Una delle consapevolezze più forti che è emersa riguarda la natura profondamente relazionale della leadership. Non si tratta solo di “guidare” gli altri, ma di creare le condizioni perché possano esprimersi, contribuire, crescere. È un gioco delicato tra guida e ascolto, tra direzione e apertura.
E per farlo davvero, serve prima di tutto mettersi in ascolto di sé. Dei propri valori, delle proprie fragilità, dei propri automatismi. Solo così si può essere leader autentici: quando c’è coerenza tra ciò che si dice, ciò che si fa e ciò in cui si crede.
Grazie a chi ha reso possibile questo viaggio
A chi ha partecipato va il mio grazie più sincero.
Guidare un percorso sulla leadership significa anche lasciarsi guidare. Significa mettersi in discussione, accogliere il cambiamento, imparare dagli altri. E questo gruppo, con la sua intensità, la sua intelligenza e la sua umanità, mi ha insegnato molto.
Concludo questo viaggio con il cuore pieno di gratitudine, e la certezza che quando si lavora insieme in modo autentico, si genera un impatto che va ben oltre il tempo e lo spazio di un’aula formativa.